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Il Santuario di San Michele, costruito nel XIII secolo da Carlo I d’Angiò. Il portale ha battenti in bronzo (1076) dove sono raffigurate scene del vecchio e del nuovo testamento. Attraverso l’aula interna si accede alla grotta dell’apparizione. Qui si trova un altare e una statua realizzata da Andrea Sansovino raffigurante l’Arcangelo. L’altare della Madonna risale al XI-XII secolo.

 

Il battistero di San Giovanni, detto Tomba di Rotari, che assieme alla chiesa di Santa Maria Maggiore forma il complesso monumentale di San Pietro, sede della prima parrocchia cittadina, che venne demolita nel 1891 per ragioni storiche. Di essa restano il seicentesco rosone a traforo posto sul portale d’ingresso, le basi di quattro colonne di granito, e la struttura absidale a semicatino scavata da nicchie risalente al XII secolo. A sinistra dell’abside si accede alla Tomba di Rotari, che non è un sepolcro come si potrebbe pensare, ma un Battistero dedicato a San Giovanni che, nei primi del XII secolo, Rodelgrimo e suo cognato Pagano da Parma fecero sopraelevare e coprire a cupola. L’appellativo è dovuto all’errata interpretazione del nome del costruttore e del vocabolo “tumba”.

 

Il Castello di Monte Sant’Angelo. Le prime testimonianze della struttura del Castello risalgono agli anni 837-838. Il castello fu dimora di principi della signoria dell’Honor Sancti Angeli: fu di Rainulfo (conte di Aversa) e poi di Roberto il Guiscardo. Ospitò Federico II di Svevia e la sua prediletta, la Contessa Bianca Lancia di Torino. Gli Angioini si servirono di esso come prigione di stato: famose sono le detenzioni di Filippa d’Antiochia (principessa sveva) che vi morì nel 1273, e quella della regina Giovanna (forse ivi assassinata) e le cui spoglie restano a Monte Sant’Angelo, nella chiesa di San Francesco. Divenne anche dimora di principi durazzeschi: infatti qui nacque Carlo III di Durazzo, poi re di Napoli e d’Ungheria.

 

Il Museo di arti e tradizioni popolari del Gargano (conosciuto anche come Museo Tancredi). Fu fondato nel 1925 dallo storico Giovanni Tancredi. Esso è situato nell’antico convento francescano del XIV secolo. La sua attuale sistemazione, realizzata dall’arch. Pietro Batini sotto la direzione scientifica di Giovanni Battista Bronzini, è stata concepita in modo da consentire l’esposizione di un materiale tipologicamente vario, rappresentativo dell’intero territorio garganico. Nel museo sono custoditi costumi, arredi, oggetti di lavoro, prodotti di artigianato e oreficerie che testimoniano l’arte, la vita e il lavoro delle popolazioni del Gargano; i materiali in gran parte sono stati raccolti dall’etnologo e storico Tancredi. L’esposizione risulta dinamica e, secondo un’impostazione narrativa, si dispone ad un ricambio continuo e movimento espositivo di momenti e aspetti della vita e del lavoro delle classi più povere nelle loro varie trasformazioni.

 

L’altro quartiere storico della città è il Rione Grotte, in seguito chiamato anche di Sant’Apollinare. Esso è costituito da abitazioni basse, scavate nella roccia. In tale quartiere vi abitava la parte della popolazione più povera di Monte Sant’Angelo.

 

L’Abbazia di Pulsano a Monte Sant’Angelo (dista circa 7 km dal centro abitato) è una abbazia circondata da eremi secolari. Essa nel 2010 è stata eletta Luogo del Cuore FAI.

 

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