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Monte Sant’Angelo è una città della Puglia, celebre per il Santuario di San Michele Arcangelo, patrimonio mondiale dell’Umanità (UNESCO).

La città si erge su uno sperone del Gargano in una zona boscosa, il cui territorio arriva fino al mare. La si può visitare in qualsiasi periodo dell’anno essendo il suo un turismo religioso e architettonico.

Sebbene il centro urbano sia stato fondato attorno all’anno 1000, la storia di Monte Sant’Angelo è precedente di almeno cinque secoli. Secondo la tradizione, un certo Elvio Emanuele, ricco pastore e signore del Monte Gargano, aveva smarrito un toro di sua proprietà. Dopo vari giorni di ricerca lo trovò inginocchiato all’interno di una spelonca quasi inaccessibile. Preso dalla rabbia, il ricco pastore scoccò una freccia che inspiegabilmente, tornò indietro, ferendolo. L’uomo rimase assai turbato dell’accaduto e raccontò il tutto al vescovo di Siponto, Lorenzo Maiorano. Questi così ordinò ai fedeli tre giorni di penitenza. il terzo giorno, l’8 maggio del 490 l’arcangelo Michele apparve al santo vescovo di Siponto Lorenzo Maiorano e gli ordinò di dedicare la grotta al culto cristiano in suo nome. Dopo questa apparizione (detta del Toro) l’Arcangelo si manifestò al vescovo Maiorano nel 492 e nel 493. Nel VII secolo i Longobardi (in tale periodo l’Italia del mezzogiorno era dominata dai Longobardi), particolarmente devoti di san Michele, elevarono la grotta a loro santuario nazionale. Attraverso il tratto della Via Francesca si sviluppò un intensissimo flusso di pellegrini. Saccheggiata dai saraceni nell’871, nella seconda metà del X secolo la Sacra Grotta divenne meta obbligata dei crociati diretti in Terrasanta. In seguito nei pressi della grotta andava sviluppandosi il centro urbano che fra il 1086 e il 1105 divenne capitale di un vasto possedimento normanno, fondato da Enrico figlio di Roberto conte di Lucera. Il possedimento comprendeva l’intero Gargano. Nel 1401 Monte Sant’Angelo ottenne da papa Bonifacio IX il titolo di Città. Nel seicento Monte Sant’Angelo entrò a far parte del Regno di Napoli e nell’ottocento del Regno d’Italia. Secondo la tradizione, nel 1656 durante un’epidemia di peste, l’Arcangelo si sarebbe manifestato al vescovo di Manfredonia Giovanni Alfonso Puccinelli dispensando grazie e guarigioni. Dal 1700 in poi nacquero molti quartieri nuovi che modificarono in parte l’aspetto originale delle antiche mura dell’ VIII secolo, che fino ad allora erano rimaste immutate. Il 25 giugno 2011 il Santuario di San Michele Arcangelo di Monte Sant’Angelo diventa Patrimonio Mondiale dell’Umanità – UNESCO con il circuito seriale Longobardi in Italia: i luoghi del potere – The Longobards in Italy, Places of Power, 568 – 774 A.D., entrando a far parte della schiera dei più autorevoli Beni Culturali del mondo e cioè nella World Heritage List. Il 5 gennaio 2014 la National Geographic Society (una delle più grandi istituzioni scientifiche ed educative non profit al mondo) ha riconosciuto la Grotta di San Michele Arcangelo come una delle grotte più belle del mondo. Per la precisione la grotta micaelica è stata posizionata all’ottavo posto nella top ten mondiale redatta dall’ente scientifico. Essa è l’unica grotta italiana ad essere stata inserita in tale lista.